Antonio Coco
10 Ottobre 2017
Era legittima la normativa italiana che, nella vigenza della direttiva 2004/18/CE, escludeva la possibilità per l’operatore economico, partecipante a una gara d’appalto (nella specie, un RTI), di sostituire un’impresa “ausiliaria” che aveva perduto le qualificazioni richieste successivamente al deposito della sua offerta, determinando l’esclusione automatica del suddetto operatore. Lo ha chiarito la Corte di Giustizia, precisando che all'epoca dei fatti non era applicabile la disciplina successiva dettata dalla direttiva 2014/24/UE e recepita in Italia dal nuovo “Codice dei contratti pubblici” (D.Lgs n. 50/2016): quindi, sì all’esclusione automatica.... [leggi tutto]