KREA Consozio Stabile

Quale futuro per il Superbonus?

Quale futuro per il Superbonus?

Nuovi scenari per il Superbonus, l’incentivo rivolto al mono dell’edilizia che pare attenda un nuovo schema di detrazioni fiscali.

Ad annunciare la necessità di cambiamenti è l’Ance, l’associazione nazionale costruttori edili che - in un recente comunicato - stila quello che potrebbe essere il futuro dell’agevolazione: un sistema stabile e duraturo per dieci anni che prevede un’aliquota del 70% per tutti, e il 100% per gli incapienti, con l’obiettivo di un miglioramento energetico di almeno 4 classi. Inoltre, si insiste sulla necessità di mantenere il Sismabonus per gli acquisti e sulla struttura di controlli già esistente.

L’organizzazione propone mutui verdi per finanziare la quota a carico delle famiglie, fornendo maggiore stabilità al mercato. Il Superbonus dovrebbe promuovere miglioramenti energetici di almeno quattro classi per gli edifici nelle attuali classi E, F e G, laddove tecnicamente possibile.

Nella visione di Ance, il Superbonus dovrebbe anche facilitare lavori antisismici che raggiungano un miglioramento sismico di almeno una classe di rischio nelle zone 1, 2 e 3. Risulta essenziale, quindi, mantenere il Sismabonus con aliquota maggiorata, un incentivo che è rimasto in vigore fino al 2024.

Il nuovo Superbonus, secondo l’associazione nazionale costruttori edili, dovrebbe incentivare gli interventi sugli edifici unifamiliari solo se destinati ad abitazione principale. Il sistema dovrebbe favorire l’adozione di un approccio più olistico alla riqualificazione edilizia, sostenendo interventi a livello di edificio, piuttosto che a livello individuale.

Teniamo a mente che la sfida attuale, sottolineata anche dall’Unione Europea, è quella di raggiungere l’obiettivo di rendere l’intero patrimonio immobiliare energeticamente neutro entro il 2050. Occorre, pertanto, proseguire nell’opera di riorganizzazione dell’intero patrimonio italiano immobiliare.

 

Fonte: edilizia.com

 

Condividi

Iscriviti alla newsletter!