Parola d’ordine da qui al 2030: eco-sostenibilità. Il Governo, infatti, punta risorse e strategie per indirizzare imprese e utenti all’uso di energie rinnovabili, in applicazione delle direttive europee.
Il Bonus caldaia, che è un’agevolazione orientata all’efficientamento energetico, è stata riconfermata dal nuovo Governo nell’agenda politica del 2023 proprio per andare incontro ai bisogni del pianeta.
Ma all’atto pratico, in cosa consiste il Bonus caldaie 2023?
Per tutti i lavori di sostituzione di caldaie ad ultima generazione, effettuati entro il 2023, è prevista la detrazione fiscale tramite Ecobonus, quindi dal 50-65% e tramite Bonus casa. Si arriverebbe a una detrazione fiscale del 90% nel caso in cui si aprisse una pratica di Superbonus.
È indispensabile, però, che si abbia in casa una caldaia tradizionale, cioè non a condensazione e, quindi, meno performante e dall’alto consumo energetico che va sostituita con una di classe non inferiore alla A.
Attenzione ai tempi di trasmissione: la documentazione, supportata dalla tracciabilità dei costi sostenuti per la sostituzione dell’impianto, deve essere inserita nel portale Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
La buona notizia è che non sono previsti limiti in base all’Isee del richiedente.
Le imprese, dal canto loro, possono trarre il beneficio di aggiudicarsi appalti importanti, come ad esempio in condomini privati o in strutture pubbliche, cioè lì dove la direttiva europea vuole che si pensi ad ammodernarsi.
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