Il Bonus infissi cambia detrazione: dal 2023, secondo quanto disposto dal decreto Aiuti quatere dalla Legge di Stabilità, gode di un credito d’imposta al 90%, se eseguito come lavoro trainante del Superbonus, mentre scende al 50% se si tratta di singolo intervento di ristrutturazione.
Una notizia utile tanto ai privati quanto alle imprese, che possono proseguire i propri lavori supportati da un’agevolazione che offre loro, di certo, una buona spinta per accrescere il proprio business.
REQUISITI. Ai fini dell’ottenimento del Bonus infissi occorre che la spesa sia sostenuta in relazione ad edifici già esistenti, escludendo così quelli in corso di costruzione o ancora non accatastati.
L’agevolazione, inoltre, riguarda la sostituzione di finestre ed infissi già presenti ed in relazione a lavori che comportino un aumento dell’efficienza energetica dell’abitazione.
Attenzione a un particolare di non poco conto: è indispensabile che finestre, infissi e serramenti rispettino i requisiti di dispersione di calore, espressi in W/m 2K.
COME OTTENERE IL CREDITO. Ai fini della buona riuscita della pratica, è opportuno inviare all’Enea la documentazione richiesta entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Nel caso specifico del Bonus infissi servirà l’asseverazione di un tecnico abilitato o una certificazione redatta e siglata dal produttore dell’infisso; la scheda informativa semplificata; l’attestato di qualificazione energetica se si tratta di lavori su parti comuni.