Il Governo ha approvato il testo definitivo del Decreto Pnrr3. Il documento contiene disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale degli investimenti complementari al Pnrr, il cosiddetto Pnc.
Diversi i punti di semplificazione delle procedure contenuti al suo interno: dalla Pubblica amministrazione al mondo della scuola fino ai lavori pubblici e all’ambiente.
Il testo definitivo annovera importanti novità relativamente alla materia dei contratti pubblici, recanti all’art. 7-ter “Disposizioni urgenti in materia di garanzie definitive negli appalti pubblici”, introdotto dal Senato a completamento del 7-bis.
La Camera ha, infatti, previsto che le stazioni appaltanti, per il 2023, possono fare richiesta di accesso al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, purché la richiesta non riguardi le medesime lavorazioni eseguite e contabilizzate nel 2022 per le quali risulti che si è acceduto alle risorse dei Fondi di cui al comma 4, lettere a) e b) del citato articolo 26.
Il Senato ha, adesso, introdotto l’applicazione dello svincolo progressivo della garanzia definitiva (art. 7-ter), nel limite massimo dell’80% dell’iniziale importo della garanzia prevista a carico dell’appaltatore per la sottoscrizione del contratto, anche per i contratti pubblici relativi ai settori speciali, in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, inclusi i contratti relativi ad accordi quadro già aggiudicati ovvero efficaci alla medesima data.
In questo modo si vuole favorire la partecipazione alle procedure di gara afferenti agli investimenti pubblici, anche suddivisi in lotti funzionali, finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste dal PNRR, dal PNC e dai programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell'Unione europea (LavoriPubblici.it).
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