Come cambiano gli obblighi informativi e di pubblicità in materia di contratti pubblici, dal primo luglio 2023, cioè da dopo l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti? Per rispondere dettagliatamente, prendiamo a campione una comunicazione inviata a tutti i Responsabili unici di progetto (Rup) della Toscana dall'Osservatorio regionale dei contratti pubblici, che ha informato circa le modalità operative introdotte dal decreto legislativo 36 del 31 marzo 2023, in vigore dal primo aprile ma di fatto efficace dal primo luglio 2023, in materia di pubblicità e trasparenza.
Sul sito della regione Toscana, infatti, vengono specificate le novità e le modalità operative per ottemperare agli obblighi di pubblicità nei processi di appalto pubblico.
PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI E DEGLI ACQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI. Il programma dei lavori 2023-2025 ed il programma degli acquisti 2023-2024, anche qualora non ancora approvati alla data di efficacia del decreto legislativo 36/2023, nonché i relativi eventuali aggiornamenti in corso d’anno, devono continuare ad essere redatti e pubblicati secondo le regole di cui all’articolo 21 del precedente Codice, come da decreto legislativo 50/2016.Si parte dal fornire dettagli in merito alla programmazione dei lavori e degli acquisti di forniture e servizi, per poi approfondire la richiesta di comunicazione identificativo di gara (Cig) e la pubblicità degli atti, bandi, avvisi ed esiti; compreso il monitoraggio dei contratti pubblici e l’elenco trasparenza.
RICHIESTA CODICE IDENTIFICATIVO GARA (CIG). La qualificazione delle stazioni appaltanti è obbligatoria dal 1° luglio 2023 in base al nuovo Codice degli Appalti, con il blocco del rilascio del CIG per le stazioni appaltanti non qualificate che intendano effettuare affidamenti di contratti di lavoro di importo superiore a 500mila euro e di servizi e forniture d’importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti, mentre non sarà necessaria la qualificazione per effettuare ordini sugli acquisti messi a disposizione delle centrali di committenza e dei soggetti aggregatori. Restano inalterate le altre disposizioni in materia fra le quali si ricorda l’obbligatorietà del CIG (in luogo dello Smart Cig) e conseguentemente del monitoraggio (trasmissione aggiudicazione e successive) per tutte le procedure di importo inferiore a 40 mila euro collegate a progetti ammessi a finanziamento Pnrr.
PUBBLICITÀ ATTI, BANDI, AVVISI ED ESITI. Fino al 31 dicembre 2023 continuano le pubblicazioni sulla piattaforma del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Resta invariato l’elenco degli atti (bandi, esiti ed altri avvisi) oggetto di pubblicazione anche in considerazione dell’efficacia a decorrere dal primo gennaio 2024 dei provvedimenti Anac di cui alle delibere Anac del 20 giugno 2023.
MONITORAGGIO CONTRATTI PUBBLICI. Con il nuovo codice restano vigenti, fino a diversa determinazione, gli obblighi informativi verso Anac. Fra questi si sottolinea in particolare che gli obblighi di monitoraggio dei Contratti pubblici, ovvero della trasmissione delle cosiddette “schede” (di esito, adesione e aggiudicazione e delle successive fasi ed eventi sino alla conclusione del contratto) continuano ad applicarsi fino al 31 dicembre 2023. Quanto sopra anche in considerazione dell’ efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2024 della delibera Anac 261 del. 20 giugno 2023, recante “Individuazione delle informazioni che le stazioni appaltanti sono tenute a trasmettere alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Gli obblighi di trasmissione delle cosiddette “schede”(di esito, adesione e aggiudicazione e delle successive fasi ed eventi sino alla conclusione del contratto) restano obbligatorie anche per gli affidamenti collegati a progetti del Pnrr in quanto non sostituite dagli adempimenti effettuati tramite il sistema ReGis.
ELENCO TRASPARENZA (EX LEGGE 190/2012). Non è più dovuta la redazione, la pubblicazione e la comunicazione ad ANAC del cosiddetto “elenco 190” comprendente le informazioni di cui a tale norma, che era effettuata entro il 31 gennaio di ogni anno. Il modulo SITAT-190 del sistema informativo di questo Osservatorio resterà comunque attivo per tutti i possibili ulteriori usi.
Fonte: regione.toscana.it | Foto di Vesna da Pixabay