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Cambio di rotta con l’entrata in vigore del Nuovo Codice Appalti

Cambio di rotta con l’entrata in vigore del Nuovo Codice Appalti

Cambio di rotta nel mondo degli appalti pubblici con l’entrata in vigore, dal 1° luglio 2023, del Nuovo codice degli Appalti pubblici.

Tra le novità che vengono introdotte dal nuovo testo legislativo, ci soffermiamo sulla questione della qualificazione delle stazioni appaltanti, che ha fatto e fa ancora notevolmente discutere, e pure sulla tematiche delle soglie di affidamento e negoziazione.

QUALIFICAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI. Da questo punto di vista, il processo di qualificazione è un requisito fondamentale per indire le gare d’appalto per lavori oltre i 500mila euro e per servizi al di sopra dei 140mila euro, ma non tutte le stazioni appaltanti hanno presentato la richiesta di qualificazione e, alcune, sono qualificate con riserva.

Secondo il portale Edilizia.com, gli effetti di questa situazione sulla pubblicazione dei bandi di gara potrebbero essere significativi. Non si esclude una possibile contrazione, seguita da una fase di accelerazione nella pubblicazione dei bandi.

Questo fenomeno, già riscontrato nel 2016, potrebbe ripetersi, ma la mancanza delle Linee guida Anac e l’obbligatorietà della qualificazione delle stazioni appaltanti potrebbero portare a una situazione inedita e potenzialmente problematica.

Di fronte a questa situazione, l’Anac ha rilasciato una circolare di sollecito, ricordando che la presentazione della domanda di qualificazione può avvenire anche dopo il 1° luglio e non esiste una finestra temporale specifica per la presentazione. Inoltre, l’Anac ha chiarito che fino a quando non sarà presentata la domanda, le deroghe stabilite dal Codice rimarranno in vigore.

Questo significa che, oltre alle soglie prestabilite, sarà possibile bandire gare per la manutenzione ordinaria fino a un milione di euro.

LE SOGLIE DI AFFIDAMENTO E NEGOZIAZIONE. Il nuovo Codice prevede diverse soglie per l’affidamento e la negoziazione degli appalti. Per gli appalti di importo inferiore a 150mila euro, le stazioni appaltanti non qualificate dovranno ricorrere all’affidamento diretto. Per gli appalti di lavori con valore compreso tra 150mila euro e un milione di euro, si prevede la procedura di negoziazione con cinque operatori. Infine, per gli appalti di lavori con un valore fino a 5,3 milioni di euro, è possibile ricorrere alla procedura negoziata con dieci operatori.

 

Fonte: edilizia.com

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